Questa pagina rappresenta un "work in progress" (per usare un'espressione di moda), il cui primo risultato concreto e' stata la serie su Un'altra energia e' possibile!, e che ha stimolato la creazione di un gruppo di cittadini per la promozione dell'uso del biodisel. Qui sono raccolti alcuni puntatori ed informazioni su alternative praticabili all'energia di derivazione fossile (petrolio, gas, carbone) sulle quali abbiamo informazioni o esperienza diretta. Il nostro interesse come associazione e' duplice. Da un lato, c'e' la questione ambientale -- inquinamento ed effetto serra sono difficilmente negabili, anche se la disinformazione (sempre generica ed ideologica, spesso basata su attacchi personali agli "eco-terroristi" ma raramente su critiche puntuali ai modelli) impera. Dall'altro lato, e' evidente a tutti il legame fra risorse energetiche e guerra -- Iraq ed Afghanistan sono li' a dimostrarlo. Come dice Hermann Scheer in un suo articolo, col petrolio non si puo' andare avanti, ma le alternative sono a disposizione gia' adesso: basta volerle usare. Quelle praticabili, da noi e subito, non mancano -- non ci sono scuse per non applicarle o non ridurre i nostri consumi! No, non e' un errore -- "biodisel" si scrive proprio cosi', non ci siamo dimenticati la "e" di "diesel"... Comunque, lo troverete scritto anche "biodiesel"... Il biodisel e' un olio vegetale, tipicamente di colza o girasole, opportunamente trattato per renderlo simile ai combustibili minerali e permetterne l'uso negli stessi tipi di impianti dove normalmente si usa il diesel. Miscelato con diesel normale, il biodisel e' usabile in qualunque impianto (compreso automobili, pullman, camion) senza alcuna modifica. Se usato puro per autotrazione, richiede alcune modifiche all'impianto di alimentazione su motori di vecchia generazione, mentre molti motori gia' in commercio sono perfettamente compatibili. L'impatto ecologico del biodisel e' nettamente inferiore a quello del diesel, sia in termini di polveri e altri residui inquinanti, sia per il bilancio dell'anidride carbonica (quella generata dalla combustione e' compensata da quella assorbita dalle piante usate per produrlo); inoltre il biodisel e' una fonte energetica rinnovabile! Dalle nostre indagini e sperimentazioni svolte sino ad ora (vedi l'articolo apparso sull'Adige il 13 Aprile, il biodisel sembra essere un'interessante opzione, praticabile da subito. Restano aperte alcune questioni: qual'e' l'utilizzo di materiale OGM? Le emissioni di zolfo sono inferiori al diesel, ma non vi sono altri residui pericolosi? Da un punto di vista economico, come si comparerebbe il costo alla pompa rispetto al diesel per autotrazione? Perche' Alcatraz, che aveva aperto una pompa nel 2002, non ne parla piu' sul proprio sito? Il 7 novembre 2003, due di noi hanno presentato cio' che sappiamo ed i nostri dubbi ad un incontro di coordinamento fra i rappresentanti di varie Associazioni ambientaliste trentine. A valle delle osservazioni e suggerimenti ricevuti, si e' deciso di approfondire due importanti aspetti dell'utilizzo del biodisel: la possibile derivazione da colture OGM e l'emissione di formaldeide nella combustione del prodotto. Nella serata del 19 aprile 2004, parte della serie Un'altra energia e' possibile!, abbiamo invitato un tecnico della ditta di distribuzione piu' vicina a Trento (con sede nel Veronese) per porgli delle domande sia tecniche che commerciali. Nel pubblico era presente anche il responsabile di un distributore trentino di carburanti, che ha portato la propria esperienza ed alcune utili informazioni. Riassumendo la relazione ed il dibattito in poche battute, si puo' dire che: il biodisel esiste, funziona bene, ma l'uso e la distribuzione non sono incoraggiate dalla legge nazionale, e rese ancora piu' difficili da quelle provinciali trentine che impongono limitazioni sullo stoccaggio e offrono aiuti fiscali all'uso del gasolo normale anziche' di alternative ecologiche! Sono state raccolte le firme dei presenti, interessati ad eventuali iniziative locali per favorire l'ingresso di biocarburanti. E' comunque evidente che, senza il coinvolgimento delle amministrazioni locali e municipalizzate (di cui si e' notata l'assenza - nessuno dei numerosi invitati ha partecipato) per migliorare la situazione fiscale e legale, le prospettive sono limitate. Dopo un periodo di stasi, durante il quale abbiamo raccolto diversi contatti, nell'autunno del 2004 si e' creato un gruppo di lavoro composto da due membri di Cortili ed una serie di cittadini interessati all'uso del biodisel, alcuni dei quali lo stanno gia' sperimentando in proprio o addirittura usando olio vegetale nei propri autoveicoli. L'emergenza polveri dell'inverno 2005 (ormai una ricorrenza ben nota e prevedibile, a fronte della quale e' sconcertante vedere l'impreparazione sia delle amministrazioni locali che di quella nazionale) ha fatto riemergere con forza l'interesse nei confronti di carburanti alternativi a basso impatto ecologico. Una ben documentata mozione in merito all'uso del biodisel e' gia' stata sottoposta al Consiglio Provinciale dal un consigliere della Lega, Sergio Divina -- segno che, a fronte dell'evidenza, non sono i colori politici che contano quanto la disponibilita' a mettere in discussione preconcetti ed informarsi seriamente su quanto esiste ed e' stato provato, anche in Italia. Il gruppo di lavoro al quale partecipa Cortili ha preparato un documento e lo ha sottoposto all'attenzione di altre forze politiche. I risultati piu' concreti al momento sono stati un documento con proposte per l'amministrazione locale e l'organizzazione di un dibattito pubblico sull'argomento. Per informazioni su quanto abbiamo scoperto sino ad ora e le iniziative che prevediamo nel prossimo futuro, contattateci. Link utili:
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